Feng shui l’arte di armonizzare l’energia in casa

Feng Shui
Feng Shui

L’arte del Feng Shui, letteralmente “Vento e Acqua”, si basa sulla millenaria filosofia taoista che mette in relazione la persona, la casa, con l’ambiente circostante e, per estensione, con l’universo; in altre parole, un rapporto basato sullo studio delle energie sottili che, sebbene invisibili, plasmano le forme naturali e influiscono su tutto ciò che vive

È difficile spiegare la disciplina FENG SHUI senza addentrarsi nel mondo magico del Tao o senza scadere nella banalizzazione di una serie di indicazioni o trucchi che si prestano a malintesi o a essere liquidati come oscure superstizioni.
Da Hong Kong a Los Angeles, la moda del Feng Shui è arrivata fino a noi promettendo salute e fortuna.
Ma la moderna sensibilità a culture diverse e la crescente insofferenza a vivere in scatole iperrazionali, rendono attuale e prezioso il contributo di una filosofia che pone la casa come l’ambiente più prossimo da mettere in relazione con la natura e il luogo, per essere fonte di salute e benessere. Soprattutto un benessere che ci viene da una percezione armonica dello spazio.
Proviamo ad immaginare la sensazione che si prova seduti su una poltrona con lo schienale che ci sostiene e alle nostre spalle una solida parete, ai nostri lati i braccioli e una serie di comodità a portata di mano, davanti a noi una bella vista luminosa…
Cerchiamo di memorizzare questa sensazione di benessere e proiettiamola in un luogo aperto: istintivamente ci metteremo con lo sguardo verso la visuale più ampia, col pendio alle spalle e cercando riparo ai nostri lati dal vento e dalla ripidità del terreno, fino a trovare il punto di equilibrio.
Senza saperlo, il nostro corpo si orienterà cercando lo Xue, o il punto centrale di benessere come lo definisce il Feng Shui secondo l’antica scuola della forma.

Anche nella nostra cultura, da Vitruvio e dalla tradizione del genius loci, si è sempre cercato il luogo ideale per gli insediamenti, dalla fondazione delle città in prossimità di fiumi e al riparo dai venti freddi nei luoghi più salutari e protetti, fino a codificare la posizione ottimale per le coltivazioni, con le vigne e le case coloniche esposte a solatìo che disegnano i nostri paesaggi.

La ritrovata attenzione all’orientamento della casa per sfruttare al massimo le energie naturali rinnovabili fa trovare importanti connessioni con l’arte cinese di disporre spazi ed elementi secondo i punti cardinali, basandosi sull’attenta osservazione dei fenomeni naturali e sulla loro influenza sui cicli vitali.

Per comprendere meglio il suo linguaggio, occorre riflettere sul concetto orientale di energia: è innegabile che il vento e l’acqua abbiano una grande energia, ne siano una fonte che si rinnova costantemente, ma il punto di partenza sta nel considerarla non solo e non tanto per il suo impiego come energia termica o meccanica, ma trovando una relazione più sottile con l’energia vitale della persona, quella che incide sulla sua psiche e salute.
Questo tipo di energia si chiama Ch’i e non può che essere in relazione con l’energia ciclica della natura e dell’universo, in una dinamica di mutamento continuo, come la luce che genera l’ombra, il giorno che diventa notte…come nel simbolo dove fluiscono le forze dello Yin e dello Yang.
Col tempo questa simbologia si è arricchita di numerosi elementi, basandosi su complesse leggi matematiche ed astrali, per interpretare le dinamiche energetiche della casa e suggerire una serie di accordi e aggiustamenti, secondo il metodo della scuola della bussola.
Come una bussola, lo schema della Ba Gua (il metodo più diffuso in occidente) regola la disposizione ottimale dei locali della casa secondo la rispondenza armonica con gli elementi naturali che corrispondono sia alle direzioni dei punti cardinali che a situazioni simboliche della vita domestica, per far coincidere bellezza con salute e vitalità.

bussola cinese
La complessa bussola cinese, che solo i Maestri sanno e possono usare, si basa su complessi calcoli astrali e numerologici e veniva usata fino dall’antichità per orientare e costruire una dimora secondo i flussi energetici presenti in un dato luogo perché fosse in armonia con il cosmo.

Ma, non essendo possibile per tutti costruire in astratto la casa ideale, la Ba Gua dà tutta una serie di indicazioni su come intervenire per migliorare il benessere correggendo le situazioni esistenti in base e in accordo con il suo schema, dando suggerimenti su colori e materiali per bilanciare una serie di disarmonie, inevitabilmente presenti.
Gli elementi da cui guardarsi sono le famigerate frecce avvelenate, sha ch’i, che tradotte in termini correnti individuano: spigoli acuminati, di pareti o arredi, canalizzazioni di scarichi con oscuri flussi, spazi angusti e rettilinei in cui le aperture creano correnti fredde, o al contrario, locali chiusi e ingombri dove l’energia ristagna.
Alcuni dei rimedi suggeriti sono ormai divenuti un classico, come porre una superficie specchiante in una certa posizione per dare l’illusione che lo spazio e la luce raddoppino senza buttare giù i muri, oppure disponendo piante verdi o tessuti per schermare la presenza di spigoli troppo vivi o di elementi strutturali troppo rigidi e incombenti.
Se l’inserimento di acquari e fontanelle in ingresso risulta un po’ estraneo alla nostra tradizione, in cucina non si scappa: l’acqua e il fuoco sono elementi antagonisti e vanno separati, collocandoli in pareti diverse o, nel caso di un piccolo angolo cottura, separandoli almeno con un ripiano di lavoro di legno rispettando la sequenza: metallo-acqua-legno-fuoco = frigo, lavello, piano lavoro, fornello.
E in bagno tenere sempre chiuso il coperchio del wc quando non lo si usa!

Un’altra serie di rimedi è quella che si basa sul buon senso, come evitare di porre la testata del letto su una parete dove passano gli scarichi verticali dell’acqua o che confina con apparecchiature elettromeccaniche.
Nella disposizione delle stanze di studio e nell’ufficio, mentre si sta alla scrivania non si deve mai dare la schiena alla porta; nel disporre le sedute in soggiorno va privilegiato l’angolo visuale più aperto e luminoso sentendosi al tempo stesso protetti e riparati alle spalle da rumori e correnti d’aria.

In accordo con gli elementi, la Ba Gua suggerisce materiali e colori: tutte le tonalità del legno e il verde delle piante per le zone est; il caldo colore del cotto e delle terre per le zone di soggiorno a sud che evocano Terra e Fuoco; grigi, elementi metallici e traslucidi per le zone caratterizzate dall’elemento Metallo (il più difficile da individuare) dove collocare apparecchiature stereo o elettrodomestici, potendo usare il blu per le zone del sonno e della meditazione, nella zona della casa più in ombra.

Attenzione però, anche se sembra un gioco, tutti i maestri più seri di questa disciplina sono concordi nel dire che ci vuole tempo, esperienza e consapevolezza per attuare cambiamenti efficaci e non illudersi che basti mettere candele colorate, campanelle e pesci rossi per avere salute e successo.
Il contributo del Feng Shui ha il valore di farci vedere le cose anche con altri occhi e una sensibilità diversa, più attenta alla natura delle cose e alle sensazioni autentiche.

A partire, per il rinnovamento, da una pulizia degli spazi da tutto ciò che ci ingombra e ci appesantisce, da tutto ciò che ristagna e che ci ostacola. Ma questo lo vedremo prossimamente.

letto armonia

Letto in legno serie “Armonia” Sma Mobili

Feng Shui in camera da letto

Secondo il Feng Shui, l’orientamento ideale per una camera da letto è a est per ricevere i raggi del sole nascente e un tipo di energia generativa data dall’elemento Legno che, con la presenza del verde all’esterno e la vicinanza con l’acqua, favorisce la vita della famiglia, la sua crescita e la sua continuità. Tutti i materiali e i colori devono essere in una relazione armonica col ciclo degli elementi indicato dalla Ba Gua. Il tessuto dell’alcova fa da schermo all’orditura delle travi creando uno spazio intimo e riparato dalle tensioni di disturbo.

ingresso-feng.shui

Feng Shui in cucina

In una cucina, il Feng Shui raccomanda di tenere separata la zona di cottura, elemento Fuoco, da quella dei lavaggi e del frigorifero che rappresentano l’elemento Acqua, per evitare che i due elementi in conflitto generino disarmonia. La cappa e gli elettrodomestici in Metallo, sono invece in accordo.
Una mensola dal profilo sinuoso separa in modo “morbido” le zone, secondo l’indicazione di evitare tutti i profili taglienti e gli spigoli acuminati.

Feng Shui la zona giorno

Un classico suggerimento del Feng Shui: l’uso dello specchio modifica la sensazione dello spazio, ampliandolo senza demolire pareti o creare aperture, e raddoppiandone la luce. L’uso di colori scuri, grigi e traslucidi, col bianco si accordano alle zone ovest e nord-ovest caratterizzate dall’elemento Metallo. L’elemento Legno è indicato per le zone situate ad est.

 

 

camera-giappoL’estetica orientale si basa sull’essenziale, sulla ricerca di equilibrio e di armonia nelle forme e nei colori, con un continuo rimando simbolico alla natura.
Questa pulizia, questa apparente semplicità, riesce a creare anche in ambienti piccoli, una buona sensazione di spazio e di energia vitale.

 

Orientarsi con il feng Shui

Il pensiero taoista ha tramandato una delle sintesi più straordinarie dell’energia e delle sue fasi cicliche nell’immagine simbolica del TAI CH’I in cui si “abbracciano” le forze dello Yin e dello Yang che rappresentano la dualità degli opposti:

  • Ombra – Luce
  • Terra – Cielo
  • Femminile – Maschile
  • Acqua – Fuoco

yinyang

Se orientiamo questo simbolo con la parte scura Yin (l’ombra, la notte) in basso, e lo leggiamo in senso orario, si può notare che la parte chiara Yang comincia a crescere, come il nuovo giorno, fino a raggiungere la sua pienezza nel punto opposto in cui è la fase scura che ricomincia a crescere.

Questo simbolo, come un orologio e un calendario, rappresenta le fasi del giorno e il ciclo delle stagioni.
È in questa cornice che si può cominciare ad individuare la sequenza dei 5 elementi base: Acqua, Legno, Fuoco, Terra, Metallo che simboleggiano i vari stati dell’energia. Ad essi sono collegati forme e colori.

5elementiSecondo il ciclo creativo, il Legno alimenta il Fuoco, il Fuoco dà vita alla Terra e produce il Metallo, inteso come tutti i minerali che la Terra contiene, che danno vita all’Acqua, che a sua volta nutre il Legno.

L’insieme di questi cicli e simboli sono rappresentati nello schema ottagonale della Ba Gua in cui gli elementi sono collocati secondo i punti cardinali ed i loro punti intermedi (le 8 direzioni più una, il centro).

È come una bussola che, sovrapposta alla planimetria di una casa, o anche semplicemente di una stanza, ne individua i flussi energetici.

Lo spazio viene qui suddiviso in 8 parti più una, il centro, che corrispondono sia ai punti cardinali, sia a situazioni simboliche della vita domestica.
Per avere una situazione ottimale, ci dovrà essere una corrispondenza fra le zone della casa, le funzioni che vi si svolgono, e la disposizione codificata nella Ba Gua.

Proviamo a leggere questo schema in cui il lato nord è in basso (1) ba-gua
Si comprende intuitivamente come, per esempio, se le camere da letto sono situate nelle zone a est,  beneficeranno dalla luce nascente del sole, secondo un’energia generativa di crescita (l’acqua con la terra genera il legno) che favorisce la vita della famiglia e la prosperità.
Orientati da sud-est a sud-ovest, gli ambienti aperti e luminosi favoriscono, nelle zone di soggiorno e pranzo, la vita di relazione e la comunicazione (il legno alimenta il fuoco) fino a che la famiglia, verso sera, si raccoglie con i bambini in una bella cucina, nella luce rosata del tramonto, per poi prepararsi al riposo nelle zone più intime della casa, situate nel lato ovest.
Fino a che il ciclo possa ricominciare in armonia, ruotando intorno ad un centro (terra), cuore e radice della dimora.
L’elemento acqua posto alla base, simboleggia il flusso dell’energia che, come l’acqua in natura, deve entrare e circolare per portare rinnovamento e vitalità.
Sembra facile, ma in realtà non lo è.
Per cominciare, prima di prendere in mano una bussola, si consiglia di imparare a leggere la propria casa facendo attenzione a dove sorge il sole e dove tramonta, a cosa si vede dalle finestre, qual è la stanza dove si sta più volentieri e perché, o viceversa dove si ha la sensazione di uno spazio “infelice”.

Articolo a cura dell’Arch. Elena Ciappi

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here