Indice dei contenuti
Progettualmente una scaletta a chiocciola è imposta quando non c’è sufficiente sviluppo in lunghezza: per guadagnare spazio, si può considerare il solaio di arrivo come ultima pedata
La penuria di spazio, che affligge quasi tutte le abitazioni, rende più interessante la valutazione di una soluzione con scaletta a chiocciola per accedere al sottotetto o ad eventuali soppalchi abitabili. Scale a chiocciola Ø 1400-1600 mm consentono un transito normale pur con ingombro contenuto.
Il sistema più pratico ed economico per avere una scaletta a chiocciola è acquistarla in kit di montaggio: ogni scala viene preparata individualmente e preassemblata dal fornitore, al quale occorre comunicare, durante l’ordinazione, alcuni dati essenziali: la distanza tra i due piani, il senso di rotazione, l’orientamento del gradino d’inizio rispetto al gradino d’uscita.

Scale a chiocciola in ferro, legno e altri materiali
I materiali più indicati per il montaggio fai da te sono l’acciaio per il piantone centrale, il supporto degli scalini e la ringhiera, il legno per gli scalini.
Possiamo avere le parti in legno già verniciate e pronte per la messa in opera, oppure solo levigate, da mordenzare nella tonalità voluta prima della verniciatura finale. Le ditte costruttrici di scale in kit hanno in catalogo numerosi modelli, ognuno realizzabile in dimensioni personalizzate e con diverse finiture, sia per quanto riguarda il colore delle parti metalliche, sia per quarto riguarda la scelta delle essenze di legno più resistenti, come acero, faggio, frassino, mogano, quercia, noce: in questo modo è possibile armonizzare la nostra scala a chiocciola con qualunque arredamento esistente.
[amazon_link asins=’B07BFCFGTJ,B07CCFXGPQ,B00JQCQEJE’ template=’ProductCarousel’ store=’rifarecasa-21′ marketplace=’IT’ link_id=’fda8c776-793e-11e8-8059-73f9c75bedd5′]
Se il solaio che vogliamo raggiungere con la scaletta a chiocciola è in cemento armato, questa può essere installata ovunque; se, invece, è in travi di legno e tavole, occorre che l’appoggio della scala coincida con una trave portante; occorre unire due travi portanti con due travetti trasversali, per creare l’appoggio alle estremità del tavolato, interrotto per inserire la scala stessa.
Per la messa in opera di una scaletta a chiocciola non occorrono utensili sofisticati: sono quasi sempre sufficienti un trapano, un avvitatore, un martello, alcune chiavi a forchetta e alcune chiavi a bussola.
Installazione fai da te delle scale a chiocciola per interni

Ancoriamo al pavimento il piantone della scala mediante tasselli; una base
in gomma dura riduce la rumorosità della scala metallica durante l’uso.





L’ultimo gradino della scala è in realtà una pedana pianerottolo, che fissiamo ad una trave portante con robuste squadre di ferro.


Il prolungamento del piantone centrale dà stabilità alla ringhiera; quella del soppalco
è fissata anche alle pareti inclinate del soffitto.
Scale a chiocciola per esterni
Sono realizzate in materiali resistenti ideali in esterno: in acciaio verniciato a polvere e PVC. La scala a chiocciola per esterni, come la scala a chiocciola per interni, si trova pronta in kit. Il senso di rotazione può essere deciso al momento dell’installazione e, in commercio, si trovano molti modelli di diversi colori. I prezzi di queste scale si aggirano tra i 1.000 e i 2.000 euro.
[amazon_link asins=’B07BF9JMDK,B00BG8AVTA’ template=’ProductCarousel’ store=’rifarecasa-21′ marketplace=’IT’ link_id=’e355bc3c-793e-11e8-9be3-a12723de5405′]
Regole base nella progettazione della scala
Nel progettare una scala si possono fare molte disquisizioni riferite a casi singoli, ma esiste una formula precisa da seguire: 2a + p = 60-65 cm (a = alzata; p = pedata); fanno eccezione le scale a chiocciola, per il loro particolare sviluppo a giri sovrapposti.
Infatti, un individuo di statura normale percorre circa 60- 65 cm a ogni passo su un piano inclinato e questa lunghezza deve corrispondere alla somma di due alzate più una pedata: se una delle due grandezze aumenta, l’altra deve diminuire quanto basta a dare come risultato un numero compreso tra 60 e 65. La pendenza, per una scala principale, dev’essere compresa fra 30 e 45° (norma UNI 10800).
Progettualmente, una scala ripida si impone quando non è possibile svilupparla in lunghezza; si può guadagnare spazio considerando il solaio di sbarco come ultima pedata, così che la scala abbia un’alzata in più rispetto al numero delle pedate vere e proprie. Se anche con questo stratagemma l’inclinazione della rampa lineare supera i 45° si ricorre a una partenza ad angolo o in curva.