Renato Arrigo. Lo spazio è un lusso?

Ovvero: possono vivere quattro persone in uno spazio abitativo di 25m² senza rinunciare al comfort e al “bello”? Ha tutto il sapore di un’impresa ardua, ma si può fare

Space-is-luxury-011[dropcap]C[/dropcap]i sono situazioni in cui la ristrutturazione di un appartamento si presenta complessa già in partenza: vincoli dettati dalla sovrintendenza, distanze di contorno, libertà di transito carrabile… nel pieno centro storico di Taormina, dove si è sviluppato questo progetto, le limitazioni sopracitate ci sono tutte, conciliarle non è semplice. Se, in più, consideriamo di voler rendere vivibile per 4 persone (una coppia con due figlie in età adolescenziale) un’unità immobiliare di soli 25 mq, anche se per periodi limitati a una vacanza, l’intervento assume le proporzioni di una sfida che rischia di avere un epilogo infruttuoso. Va detto che la presenza del terrazzo, che offre una suggestiva visione dei tetti taorminesi, aggiunge altri 7,5 mq da sfruttare, spazio risultato importante per attuare innovative soluzioni. Di solito, metrature così risicate costringono a compromessi che, seppur accettabili, sono ben lontani dal concetto di comfort: qui invece non manca nulla in fatto di funzionalità, fino a concedersi il piacere di soggiornare in un ambiente di lusso quanto a materiali, complementi di design e soluzioni illuminotecniche. Il letto matrimoniale che si solleva quando non serve ha un ruolo determinante in tutto questo: il cuore del meccanismo è un semplice verricello che, tramite un sistema di rimandi a più pulegge collegato a cavi, ne permette il sollevamento in verticale. Il tutto nascosto nella controsoffittatura, nella quale ci sono solo quattro piccoli fori per lo scorrimento delle funi. Le luci interne sono quasi tutte del tipo in uso nelle gallerie d’arte e dimmerabili, compresa quella filiforme e verticale a lato del letto; se arrivano ospiti, un infisso proteso sul terrazzo si ribalta e diventa l’estensione del tavolo da pranzo.

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Sfida raccolta e vinta

Non solo lo spazio modesto, ma anche il perimetro particolarmente segmentato dell’unità diventa un segno distintivo di questo progetto: in un’appendice di lato alla “zona letto” è stato possibile ricavare un bagno completo, ma anche un ripostiglio che ospita la lavatrice.

Prima era così

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Interno ed esterno erano pavimentati con le stesse piastrelle: sul terrazzo sono state mantenute, mentre all’interno il parquet laminato è stato posato sopra l’esistente, anche nel bagno. Il terrazzo inoltre è stato provvisto di una copertura in materiale coibentato. Nella foto di sinistra si vede la zona in cui è stato installato il letto e, sullo sfondo, il futuro bagno; la foto di destra mostra l’ingresso, dove sono state sistemate le due poltrone-letto.

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Zona pranzo da quattro a sei persone con l’infisso che funge da prolunga

Un unico ripiano rivestito con resina cementizia si sviluppa da sotto la finestra della cucina fino all’accesso alla terrazza: incorpora il lavello, avvolge un pilastro e prosegue per diventare la zona pranzo delle quattro persone che abitano la casa. Le sedute a botte in profumato legno di cedro del Libano sono di Riva1920 (www.riva1920.it) e fanno da trait d’union tra il mensolone e il pavimento vinilico a effetto parquet. Un’intelligente soluzione applicata all’accesso al terrazzo permette di aggiungere posto per altri due commensali: la parte non apribile dell’infisso dove fa battuta la grande anta vetrata può essere ribaltata su una struttura esterna su misura. La cucina, pur ricavata in pochissimo spazio, include tutti gli elettrodomestici di un modello tradizionale, lavastoviglie compresa.

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Sopra il letto di notte, sotto il letto di giorno

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Il letto è una piattaforma in legno di betulla sulla quale è disteso un materasso giapponese tipo futon; ai lati, la porzione di piattaforma libera dal materasso svolge la funzione di comodino, mentre a fungere da testiera è la stessa parete dietro il letto, l’unica in una tonalità grigio-beige che si intona con il pavimento e gli arredi. Il letto si alza e si abbassa tramite un sistema ad argano elettrico e durante il giorno può essere innalzato lasciando libertà di circolazione sotto di esso. Simpatica e originale la scritta “space is luxury” sulla faccia inferiore della piattaforma che rimane leggibile durante il giorno e richiama al concetto di questo spazio abitativo.

L’ingresso dell’abitazione: in alto si intravede la base del letto sollevato. A lato il lavatoio con portaoggetti incorporato, sul quale spicca un rubinetto disegnato da Giulio Iacchetti.
L’ingresso dell’abitazione: in alto si intravede la base del letto sollevato. A lato il lavatoio con portaoggetti incorporato, sul quale spicca un rubinetto disegnato da Giulio Iacchetti.

Renato Arrigo Architetto

renato-arrigo-architettoIl percorso evolutivo dello studio ha consentito interventi per la committenza privata relativi a nuove edificazioni in ambito residenziale, alberghiero e commerciale; la sua attività è spesso documentata da pubblicazioni italiane ed estere. Ha realizzato per la committenza pubblica anche interventi di ristrutturazione di facoltà universitarie, progettazione di verde urbano e restauro di edifici destinati al culto; inoltre, affianca all’attività architettonica quella di designer promuovendo svariate iniziative nel settore. Ha esposto a Parigi, Barcellona, Beirut e Riyad. L’attività professionale si è spesso intrecciata con quella di consigliere di vari organismi architettonici o istituzionali, nella qualità di consigliere regionale dell’InArch Sicilia (Istituto Nazionale di Architettura) e come socio dell’Associazione Italiana Architettura e Critica.

Renato Arrigo, laureato nel 1986, appassionato di marketing e comunicazione pubblicitaria, ha partecipato a concorsi internazionai di idee e produce innovativi prototipi di design industriale; nel maggio 2014 è stato invitato a San Paolo dall’Ambasciata Italiana in Brasile per dare il proprio contributo nella sede dell’Istituto Europeo del design, quale referente dell’architettura italiana nell’ambito del programma “Italia nella coppa”, nel quadro dei mondiali di calcio con una conferenza dedicata a “comunicazione e design”.

Fotografie di Maria Teresa Furnari

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