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I rivestimenti in pietra rappresentano un’interazione quasi perfetta tra la natura che origina la materia prima e la mano dell’uomo che sa come attingervi e manipolarla, ma con rispetto

Quando si parla di rivestimenti in pietra naturale occorre tenere presente che nessun altro tipo do rivestimento è in grado di esprimere eternità (da un punto di vista umano) al pari delle pietre naturali: un ponte tra la storia del nostro pianeta e uno sconfinato futuro, milioni di anni di lavoro svolto dalla natura che l’uomo riporta alla luce per farne che? Per calpestarlo…

Parrebbe un epilogo ingrato, ma se non ci fosse chi si prende l’onere di estrarre marmi, graniti e simili dai mastodontici sepolcri in cui giacciono da milioni di anni, le pietre naturali sarebbero destinate all’oblio, mentre invece possono, attraverso sapienti lavorazioni, avere l’onore delle nostre abitazioni per le pareti in pietra.

Le pietre più comuni utilizzate per i muri in pietra

Marmi

Quello puro è bianco, composto in prevalenza da calcite: le venature e le colorazioni sono conferite da impurità e ossidi di altra natura.

Onici

Spesso confusi con gli alabastri, si prestano alla retroilluminazione, ma tendono a scolorire se esposti direttamente e a lungo alla luce del sole.

Travertini

Derivano da rocce sedimentarie, molto porosi, le cavità sono prodotte da resti vegetali imprigionati nella struttura; non lucidabili a specchio.

Ardesie

Di colore scuro e grana fine, facilmente divisibili in lastre; tipica quella ligure, utilizzata molto per lavagne e coperture.

Graniti

Derivati da rocce magmatiche, compatti e lucidabili, commercialmente includono beole, porfidi, serizzi e altre pietre simili.

Porfidi

Magmatici, resistentissimi e duri, utilizzati grezzi per pavimentazioni stradali, ma lucidabili.

Serizzi

Di colore grigio sfumato, tipici delle Alpi Meridionali, caratteristiche simili al porfido.

Beole

Simili ai serizzi, ma facilmente divisibili in lastre, valide anche per cucinare.

Quarziti

Lavorate a spacco, facilmente sfaldabili, derivano da arenarie e hanno colori chiari.

Serpentini

Di origine oceanica, colore verde, se lucidati assumono una lucentezza vitrea.

Posa specializzata

Soprattutto per i rivestimenti in pietra per interni, la posa delle pietre più eleganti, tra le quali primeggia il marmo, non può essere affidata a posatori generici: serve personale qualificato per far sì che le superfici possano suscitare l’ammirazione che meritano e mantenere le doti di immutabilità che le caratterizza.

Meno impegnativi quanto a posa e manutenzione sono i materiali lapidei utilizzati per rivestimenti in pietra per esterni, ma non per questo l’eleganza vien meno: le venature dei marmi lasciano il posto alla rusticità di gran parte delle pietre classificate come granitiche, nelle quali si apprezza ancor più l’aspetto naturale conferito da lavorazioni alternative alla lucidatura e ai profili irregolari.

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Rivestimenti in pietra per interni moderni

Marmi e graniti vengono utilizzati, oltre che per i pavimenti, per rivestire scale, boiserie, top di mobili, davanzali; si tratta di materiali di pregio che possono presentare non pochi inconvenienti per la loro porosità, per questo vengono sottoposti a trattamenti che li rendono meno sensibili alle macchie e ne facilitano la pulizia. Geopietra

Tuttavia, se l’aspetto variegato delle superfici piace, si può ripiegare su materiali artificiali (rivestimenti in pietra ricostruita o finta pietra) che ne imitano perfettamente l’aspetto, hanno costi inferiori e sono più facili da pulire.

Rimanendo sulla scelta delle pietre naturali, per i top da cucina e le relative alzate è meglio orientare la scelta sui graniti piuttosto che sui marmi: questi ultimi, nonostante i trattamenti protettivi, possono essere aggrediti e macchiati indelebilmente da molte sostanze alimentari (primo fra tutti il limone), mentre i graniti per il rivestimento in pietra si dimostrano più resistenti e meno attaccabili. Antolini

Graniti

rivestimento in granito

L’elevata resistenza alla corrosione e alla compressione ne permette l’utilizzo come materiali strutturali, anche se oggi vengono usati per lo più a scopo decorativo.

Nella scala di Mohs, che misura la durezza dei materiali, il granito si trova tra il 6° e il 7° grado, ovvero in corrispondenza del quarzo e dell’ortoclasio; si lucida con più difficoltà rispetto al marmo, ma non reagisce agli acidi, neppure all’acido cloridrico; anche l’utilizzo in esterno è meno problematico, mentre per i marmi è sconsigliato a causa dell’aumento dell’inquinamento e delle piogge acide.

Pietra naturale per esterni

La lucentezza che si apprezza negli ambienti interni, fuori dall’abitazione lascia il posto a superfici dall’aspetto più rustico, quindi a pietre di altro genere: per le pavimentazioni la scelta è dettata soprattutto dalla necessità di disporre di superfici antiscivolo, alle quali bisogna di conseguenza adeguare esteticamente rivestimenti e complementi, ma va anche detto che l’aspetto opaco permette di apprezzare la pietra, indipendentemente dal tipo, in tutta la sua naturalità.

Di conseguenza variano le lavorazioni e le finiture, i rivestimenti vengono realizzati a lastre regolari e non, a mattoncini, a cubetti; la posa può essere del tipo a corso, ossia seguire un andamento regolare, oppure incerta, come a comporre un puzzle, utilizzando elementi monocromatici o alternando tonalità differenti, ben accostati o separati da fughe; queste possono essere ridotte oppure molto accentuate, in modo da facilitare la crescita erbosa tra gli elementi di pietra.

Serizzi

Insieme a beole e luserne sono tra i più utilizzati in esterno, anche per complementi quali vasi e fontane: hanno un aspetto molto grezzo e vengono lavorati a spacco, oppure levigati e lucidati.

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